Le nuove rivelazioni di Pietro Orlandi sulla sorella Emanuela spartita nel nulla 41 anni fa fanno molto discutere, secondo quato rivelato la sorella era stata trasferita a Londra perchè incinta.
Nell’estate del 1983, Emanuela Orlandi scomparve senza lasciare traccia dopo aver lasciato la scuola di musica.
Ancora oggi, a 41 anni di distanza, il suo fratello Pietro Orlandi, porta alla luce nuove rivelazioni che rendono il caso ancora più intricato e oscuro.
Tra le novità, una lettera in cui si accenna alla possibile gravidanza di Emanuela. Da quattro decenni, la famiglia Orlandi vive in un limbo di misteri, supposizioni e un dolore incolmabile, ma non ha mai smesso di cercare la verità.
“Non smetteremo mai di cercarla, quarant’anni sono tanti”, confessa Pietro Orlandi in un’intervista televisiva.
Adattato alla triste realtà, Pietro mette in luce come, nonostante gli anni, il caso rischia di non essere completamente risolto.
Il fratello ha riferito che “La cosa più brutta era non sapere nulla.”
In una commovente dichiarazione, Pietro esprime il suo desiderio e speranza di capire cosa sia successo e di dare giustizia a Emanuela.
Nell’intervista, mostra una lettera scritta dieci anni prima dal Cardinale Poletti all’ex segretario di Stato inglese e Ministro della difesa:
“La ringrazio per essersi reso disponibile per il problema inaspettato (…). Importante che la signorina Orlandi rimanga viva e in salute, per quanto è chiara la visione del Vaticano che un feto all’interno di un grembo materno possieda un’anima comprendo la sua preoccupazione ed essendone coinvolto in prima persona condivido in parte il suo pensiero”.
Il contenuto della lettera rivela, infatti, che Emanuela fosse incinta al momento della sua scomparsa. Nonostante le insinuazioni che la lettera sia falsa, Pietro mantiene le sue convinzioni rafforzate dal sostegno dei suoi sei figli e della sua moglie: “Mia moglie e i miei figli mi hanno sempre supportato. Patrizia ha sposato me e questa storia”.
Pietro Orlandi ha concluso l’ospitata in televisione con un appello al Papa Francesco, esprimendo la sua preoccupazione per la mancanza di azione su questa importante questione. “Forse la persona che hai incaricato non sta lavorando oppure non è in grado.” ha dichiarato riferendosi alle persone che avrebbero potuto contribuire a risolvere il caso e che, a suo dire, non erano state ancora contattate.
In sintesi, la battaglia di una famiglia per scoprire la verità sulla misteriosa scomparsa di una giovane promettente continua, con nuovi sviluppi inaspettati che alimentano speranze e perplessità.
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