Bari & Dintorni

La famiglia di Rino Gattuso nel mirino della ‘ndrangheta, la sorella “Se non li compensi, la tua fine è segnata, sei morto”

Una serie di intimidazioni e tentativi di estorsione hanno colpito la famiglia dell’ex calciatore Rino Gattuso, recentemente coinvolta in un’indagine legata alla ‘ndrangheta.

Il pizzo imposto alla famiglia Gattuso

La famiglia dell’ex calciatore Rino Gattuso è stata oggetto di attentati e intimidazioni per mano dell’organizzazione criminale ‘ndragheta.

Gli estorsori, identificati come Aldo Abbruzzese, 51 anni, e Mustapha Hamil, avrebbero richiesto alla famiglia un pizzo di 3mila euro in seguito al lancio di un’impresa nel campo del fotovoltaico. Il 17 ottobre scorso, l’auto di Ida Gattuso, sorella di Rino, è misteriosamente andata a fuoco nei pressi della sua abitazione.

Una serie di incidenti sospetti

Il 15 dicembre, un’altra auto di Ida è stata incendiata. Alla luce di queste circostanze, la sorella di Gattuso ha deciso di sporgere denuncia alle autorità, citando il nome di Abbruzzese.

Dalle indagini, infatti, è emersa la richiesta di 3mila euro da parte di Abbruzzese. Gli investigatori rivelano che Gattuso avrebbe inviato il suo amico fidato, Salvatore, in Calabria per risolvere la situazione.

Durante la conversazione telefonica con Abbruzzese, Salvatore avrebbe consegnato 2.300 euro, costituendo la seconda tranche dei 3mila euro richiesti.

Il coinvolgimento della ndrangheta

Secondo l’ ex marito di Ida, la richiesta di pizzo sarebbe scattata automaticamente dopo la concessione di un finanziamento di 80mila euro per l’impresa.

Il vero obiettivo del crimine, tuttavia, era sottolineato dallo stesso ex marito: il controllo del territorio. Dopo una serie di domande poste all’ex marito, Ida avrebbe appreso delle richieste insistenti e delle minacce da parte della ‘ndrangheta. Scoperta la verità, la donna ha deciso di collaborare con le autorità per proteggere se stessa e i suoi figli da potenziali minacce future.