La scomparsa di Italo Gatti, 76 anni, insegnante in pensione, passata inosservata per mesi, evidenzia la solitudine urbana. Il suo corpo è stato scoperto solo dopo mesi nella sua abitazione.
Nessuno aveva visto Italo Gatti, 76 anni, insegnante in pensione, da luglio. La sua assenza è stata notata solo dopo tre mesi, quando alcuni condomini hanno dato l’allarme.
Gatti era rimasto dentro la sua abitazione, dove è deceduto presumibilmente per cause naturali o un malore improvviso. “Solo che nessuno era andato a cercarlo”, riflette la triste realtà della sua solitudine.
I vicini, allertati da una finestra aperta e una cassetta delle lettere piena, hanno sollevato dubbi sulla presenza di Gatti.
L’appello è arrivato fino alla trasmissione di Rai Tre ‘Chi l’ha visto?’. Era stato notato che la sua pensione, pur essendo regolarmente versata, non veniva ritirata. Questo dettaglio sottolinea quanto la sua assenza sia passata inosservata per un lungo periodo.
Oggi, i vigili del fuoco hanno scoperto il corpo mummificato di Gatti nel suo appartamento nel quartiere Alberone.
“Schivo e riservato”, anche i vicini hanno impiegato mesi per notare la sua assenza. “Evidentemente non aveva più nessuno che si accorgesse della sua mancanza”, un riflesso amaro della solitudine nelle nostre società urbane.
La salma è stata trasferita in obitorio per l’autopsia. La finestra aperta potrebbe essere stata la causa del ritardo nella scoperta del corpo.
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