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La vita in carcere di Filippo Turetta: abbandonato o dimenticato dai genitori?

 

Aggiornamento sulla vita in carcere di Filippo Turetta, al centro di speculazioni sui presunti abbandoni parentali.

Il rapporto con i suoi genitori

Filippo Turetta nel carcere di Montorio, Verona, sta suscitando nuove discussioni, dopo qualche mese dal suo arresto per l’assassinio di Giulia Cecchettin.

Attualmente, Filippo non ha ripreso gli studi e condivide una cella con un altro detenuto. Non c’è più una figura tutoriale per monitorare la sua condotta nel carcere ed evitare comportamenti estremi. Si vocifera anche che i suoi genitori, Nicola ed Elisabetta, possano averlo abbandonato. Voci sostengono che non si siano fatti vivi da un incontro avvenuto il 3 dicembre 2023.

Condizione attuale nel carcere di montorio

Filippo Turetta attualmente ha gli stessi diritti di tutti gli altri detenuti del carcere di Montorio. Ha accesso a una vasta biblioteca e può impiegare il suo tempo leggendo libri, romanzi e saggi. Il primo romanzo che ha scelto è stato “La figlia del capitano” di Agatha Christie.

Contrariamente a quanto riportato in precedenza, Filippo non può usare una PlayStation. Le fonti del carcere hanno ribadito che l’accesso alla console avviene solo in infermeria.

Inoltre, mentre aspetta la sentenza, è molto improbabile che si immerga negli studi. Tale situazione potrebbe cambiare una volta arrivata la sentenza, permettendo a Filippo di dare un senso alla sua detenzione.

Il silenzio dei genitori

Nonostante le voci di un abbandono parentale, i genitori di Filippo Turetta, Nicola ed Elisabetta, sembra che richiedino regolarmente di far visita al figlio entro i limiti dettati dalla sezione in cui si trova.

Resta da vedere se queste visite effettivamente avvengano. Data la mancanza di informazioni attendibili, la speculazioni persistono. La stazione radio del carcere al momento non conferma né smentisce le voci.