Davide Ferrerio vittima di una vile aggressione, l’avvocato di uno dei colpevoli, “In coma perché aveva le ossa fragili”
La difesa di Nicolò Passalacqua, condannato per il tentato omicidio di Davide Ferrerio, richiede la riapertura dell’istruttoria, sollevando polemiche e tensioni legali.
Richiesta di riapertura dell’istruttoria da parte della difesa
La difesa di Nicolò Passalacqua, condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione per il tentato omicidio di Davide Ferrerio, ha chiesto la riapertura dell’istruttoria.
Ferrerio, attualmente in coma irreversibile, fu vittima di un brutale pestaggio il 11 agosto 2022 a Crotone, scambiato per Alessandro Curto a causa di una camicia bianca simile.
La richiesta di riapertura presentata dalla difesa di Passalacqua, in occasione del processo d’appello, mira a riesaminare le circostanze del caso, inclusa la condizione di salute preesistente di Ferrerio.
Le reazioni e la controversia
L’avvocato Gabriele Bordoni, che rappresenta la famiglia Ferrerio insieme a Fabrizio Gallo, ha definito la richiesta “irricevibile”, suscitando l’indignazione dei genitori di Ferrerio presenti in aula.
La madre, Giuseppina Orlando, ribadisce che i problemi alle ossa del figlio non giustificano il pestaggio subìto. La Corte, su richiesta del difensore di Passalacqua, ha anche escluso dal processo le parti civili rappresentate dai comuni di Bologna e Crotone e dalla loro provincia.
Dettagli della perizia medica e dibattito legale
La consulenza medica richiesta dal Tribunale, e redatta dal professore Francesco Introna, non era stata inclusa nel processo di primo grado.
Questa perizia suggerisce che l’aggressore non avrebbe colpito Ferrerio alle spalle, ma davanti, causandone la caduta e il successivo trauma cranico.
La difesa sfrutta la perizia per sostenere che la preesistente patologia ossea di Ferrerio abbia contribuito al suo stato attuale.
Tuttavia, la famiglia della vittima e gli avvocati di difesa contestano questa interpretazione, sottolineando l’inammissibilità di acquisire il report in appello, dato che Passalacqua aveva optato per il rito abbreviato. La decisione della Corte è attesa per il 28 febbraio.