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Il dolore della madre del bimbo di 2 anni morto per fame, “Sono in un incubo vivente, non mi sveglierò più”

La tragedia colpisce Sarah P. con la morte del suo bambino B.B. e dell’ex partner a Skegness. La donna critica i servizi sociali per la mancanza di azione tempestiva.

La sofferenza incolmabile di una madre

In un’intervista esclusiva al Sun, Sarah P. rivela il suo profondo dolore per la scomparsa del figlio B.B., due anni, e dell’ex compagno K.B., trovati senza vita nella loro residenza a Skegness. La mamma racconta il suo stato attuale come un “incubo vivente” e si tormenta pensando ai momenti finali del figlio, morto di stenti.

“Non riesco a pensare ad altro”, condivide Sarah, immaginando il piccolo B.B. morente di fame e sete, da solo e disorientato, vicino al frigorifero.

Una scoperta sconvolgente

Dopo la separazione, Sarah e K.B. avevano organizzato un’affidamento congiunto dei loro tre figli, con il sostegno dei servizi sociali. Il 2 gennaio, un assistente sociale aveva visitato l’abitazione senza ottenere risposta. Nonostante il successivo contatto con Sarah il 4 gennaio, non furono prese misure immediate. Solo il 9 gennaio furono ritrovati i corpi di K.B. e del piccolo B.B. da un assistente sociale.

Accuse verso i servizi sociali

Sarah esprime frustrazione e disappunto per l’operato dei servizi sociali, sostenendo che avrebbero dovuto intervenire più rapidamente già dal 2 gennaio.

Crede che un’azione più rapida avrebbe potuto salvare suo figlio. Il Consiglio della contea di Lincolnshire ha informato che l’assistente sociale coinvolto non è stato sospeso, ma si è preso una “pausa volontaria”.

“Nessun’altra madre dovrebbe subire quello che ho passato io”, dichiara Sarah, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo e efficace da parte delle autorità in situazioni critiche.

Questo tragico evento ha lasciato un segno nella comunità e ha sollevato dubbi sull’adeguatezza delle procedure di intervento dei servizi sociali.