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Roberto Mancini ricorda il suo fraterno amico Vialli, “Tre mesi fa ti ho sognato, Luca”

L’allenatore Roberto Mancini condivide il ricordo indelebile di Luca Vialli, la sua guida e ispirazione nella decisione di allenare la Nazionale saudita.

Un legame indissolubile

L’allenatore Roberto Mancini parla con affetto e nostalgia del suo amico Luca Vialli, sottolineando l’influenza che ha avuto nella sua vita.

“Il primo pensiero è che Luca non se n’è mai andato, è sempre qui con me, con noi. Le persone come lui non possono mai andare via. Rimangono per sempre. Luca rimane per sempre. Impossibile non pensarci. Abbiamo vissuto talmente tanti anni insieme, soprattutto gli ultimi, che è sempre nella mia mente. C’è sempre qualcuno o qualcosa che me lo ricorda”, riflette Mancini.

Questo legame profondo ha segnato ogni decisione importante nella sua carriera.

La decisione di un cambiamento

Quando Roberto Mancini ha dovuto affrontare la scelta di lasciare la Nazionale italiana per la proposta saudita, il ricordo di Luca Vialli è stato preponderante. “Quando ho preso la decisione di lasciare la Nazionale italiana e accettare la proposta di allenare quella saudita, sarei stato curioso di sapere quale sarebbe stata la sua reazione, il suo pensiero, il suo consiglio”, dice. Il dialogo immaginario con Luca Vialli rivela quanto fosse centrale il suo parere nelle decisioni di Mancini.

L’eco di un’amicizia eterna

Mancini sottolinea l’importanza di Luca Vialli come suo punto di riferimento.

“Mi è mancato tanto il consiglio di Luca. Quando mi chiamarono per allenare la Nazionale nel 2018, la prima persona che ho chiamato è stato lui”, ricorda.

Luca Vialli è descritto come una persona allegra, brillante e uno degli amici più simpatici che Roberto Mancini a

Abbia mai conosciuto. “Per me Luca non se n’è andato. Quando penso, parlo o scrivo di lui, esiste solo il presente”, conclude con emozione.