Sospetti di plagio su Chiara Ferragni, il suo video di scuse simile a quello di un’attivista palestinese pubblicato giorni prima, ecco le coincidenze

Chiara Ferragni pubblica un video di scuse per pubblicità ingannevole, ma sorge il dubbio su un’insolita somiglianza con un reel precedentemente pubblicato da Salma Shawa.

Chiara Ferragni e il video delle scuse

Il video di scuse di Chiara Ferragni, famosa influencer digitale, ha lasciato un’impressione indelebile nei suoi quasi 30 milioni di follower.

Con occhi lucidi, capelli raccolti, un filo di trucco e indossando un semplice maglione grigio, Ferragni ha espresso il suo pentimento per quello che ha descritto come un “errore di comunicazione”.

Questo episodio segue la multa dell’Antitrust per una presunta pubblicità ingannevole riguardante pandori “griffati”. “Le parole ben scandite, il discorso accorato, la voce a tratti rotta dal pianto”, descrivono l’emozione che trasuda dal video, che ha suscitato numerosi consensi sui social media.

Sorprendenti somiglianze con il reel di Salma Shawa

Una curiosa coincidenza emerge quando si confronta il video di scuse di Ferragni con un reel pubblicato due giorni prima da Salma Shawa, un’attivista palestinese. Il reel di Shawa presenta molte somiglianze visive con quello di Ferragni:

“Il maglione grigio con colletto, i capelli raccolti in una coda, il trucco appena accennato, persino la stessa inquadratura”.

Tuttavia, il contenuto dei due video è nettamente diverso, con Shawa che parla della situazione a Gaza e Ferragni dello scandalo a lei legato.

Dubbi sulla coincidenza e possibili implicazioni

Il caso solleva interrogativi su un’eventuale copia o pura coincidenza. Nella comunicazione, Chiara Ferragni è nota per la sua attenzione ai dettagli, soprattutto in momenti critici come questo.

“E se si trattasse di una semplice coincidenza avrebbe certamente dell’incredibile”, sottolinea l’analisi.

L’evento ha anche sollevato preoccupazioni sul possibile allontanamento degli sponsor, con esperti che indicano come i brand possano recedere dai contratti in certe circostanze. La situazione rimane incerta, ma si concede a Ferragni il beneficio del dubbio.

Emanuele Larocca

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Emanuele Larocca

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