In un’importante sentenza, i genitori di Saman Abbas ricevono l’ergastolo, mentre lo zio è condannato a 14 anni e i cugini vengono assolti.
La Corte di Reggio Emilia ha decretato l’ergastolo per Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, i genitori di Saman Abbas, nell’ambito del processo per l’assassinio della loro figlia di 18 anni.
Questo tragico evento è avvenuto tra la fine di aprile e l’inizio di maggio 2021. Durante il processo, Shabbar Abbas ha sostenuto la sua innocenza, dichiarando: “Non ho ucciso mia figlia.”
Danish Hasnain, zio di Saman, ha ottenuto una condanna ridotta a 14 anni di carcere, grazie alla sua decisione di collaborare con le autorità.
Inizialmente, i giudici avevano negato la possibilità di un processo abbreviato, ma il suo avvocato, Liborio Cataliotti, ha fatto notare che le circostanze attenuanti generali e l’assenza di aggravanti specifiche hanno portato a una riduzione della pena.
Ikram Ijaz e Nomanullaq Nomanullaq, cugini di Saman, sono stati dichiarati innocenti e liberati da ogni accusa. Il tribunale ha inoltre deciso di non concedere risarcimenti al fratello e al fidanzato di Saman, nonostante fossero parti civili.
Al contrario, sono stati riconosciuti risarcimenti a varie organizzazioni, tra cui quelle per la lotta contro la violenza sulle donne, entità islamiche, l’Unione Comuni bassa reggiana e il Comune di Novellara. La sentenza è stata pronunciata il 19 dicembre 2023, dopo un’approfondita consultazione durata diverse ore.
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