Bimbo di 13 anni riesce a far ragionare il padre, “Basta botte a mamma”, ora l’uomo sarà processato
Patrizia, madre di tre, porta l’ex marito in tribunale per maltrattamenti reiterati, in un matrimonio segnato da violenza, soprattutto verbale.
La denuncia di una madre coraggiosa
Patrizia (nome di fantasia), una madre determinata, ha affrontato il collegio della V sezione penale per portare alla luce una storia di sofferenza familiare.
“Chi ci rimette è il bambino costretto a subire tutto questo, siamo noi adulti che continuiamo a sbagliare”, si sfoga Patrizia.
È lei che ha deciso di portare l’ex marito C.D.S. in tribunale, accusandolo di maltrattamenti reiterati nel tempo. Un matrimonio iniziato nel 2006 e finito nel 2022, è stato il palcoscenico di numerosi episodi di violenza, principalmente verbale, nei confronti di Patrizia, madre anche di due altre ragazze, una delle quali disabile.
Un matrimonio segnato dalla violenza
Patrizia racconta di un rapporto matrimoniale difficile, durante il quale l’ex marito ha manifestato frequenti crisi d’ira, placate solo dal figlio tredicenne.
“L’ho denunciato per autodifesa – racconta Patrizia – da sempre volevano insulti durante le litigate.” Lei descrive come, con l’aggravarsi della situazione, l’ex marito abbia iniziato a minacciarla, specialmente dopo aver scoperto che Patrizia frequentava un’altra persona.
Un’imprevedibile difesa in tribunale
Nonostante la gravità delle accuse, Patrizia e l’imputato arrivano insieme in tribunale, mostrando apparenti rapporti distesi.
Durante la sua testimonianza, Patrizia addirittura prende le difese dell’ex marito, attribuendo i suoi comportamenti violenti all’alcolismo e alla paura della morte.
“Durante i primi anni di matrimonio si ubriacava quotidianamente, ma lo faceva perché era malato e credeva sarebbe morto”, giustifica Patrizia. Il pubblico ministero, tuttavia, sottolinea come l’uomo abbia maltrattato la moglie fisicamente e verbalmente, spesso davanti ai loro figli.