Manager senza figli decide di licenziarsi, “Sono stanca di lavorare al posto delle mamme per l’ennesimo Natale. Non posso più farlo”
Samantha Walsh, una manager senza figli, si licenzia dopo anni di sostituire le colleghe mamme durante le festività, sottolineando la mancanza di equilibrio lavorativo.
La sfida di una professionista senza figli
Samantha Walsh, 48 anni, una manager di lunga esperienza nel settore delle vendite, si è trovata a fronteggiare una realtà lavorativa che spesso ignora le esigenze di chi non ha figli. Per vent’anni, Walsh ha lavorato ogni giorno di Santo Stefano, sostituendo le colleghe con famiglie.
“È così da decenni”, spiega Walsh. L’assenza di figli ha portato a un carico di lavoro maggiore per lei, soprattutto durante il periodo festivo. “C’è questa aspettativa per cui le donne che come me non hanno figli debbano compensare”, afferma, evidenziando una disparità nel trattamento dei dipendenti.
La sfida del bilanciamento lavoro-famiglia
Walsh descrive il carico aggiuntivo di lavoro come una fonte di stress e frustrazione, soprattutto quando deve sostituire le colleghe mamme. “Mi dispiace davvero dirlo, ma le mamme sono inaffidabili quando si parla di lavoro”, afferma, riflettendo sulla difficoltà di gestire le assenze per motivi familiari.
Questa situazione ha portato alla sua decisione di dimettersi a ottobre, esasperata dal continuo impegno durante le festività senza riconoscimento adeguato.
“Avevo perso la speranza a causa della differenza abissale tra l’impegno e la fatica che io mettevo nel portare avanti il mio percorso lavorativo e l’assenza totale di riconoscimento di qualsiasi tipo ricevuto in cambio”, confida.
Un appello per un equilibrio maggiore
Walsh, pur riconoscendo l’importanza di supportare i genitori, sottolinea la necessità di un equilibrio che includa anche coloro che non hanno figli.
Ha menzionato le sfide personali, come la cura per il padre malato, e le difficoltà a diventare madre, ma sottolinea la sua resilienza e il suo successo professionale.
Con un appello alla società, Walsh invita a una maggiore considerazione e supporto per persone nella sua situazione, valorizzando anche il loro tempo e contributo. “E’ la società che voglio incoraggiare a riflettere in modo da tenere in considerazione chi non ha figli, e supportare anche noi”, conclude.