Gatto Leone scuoiato vivo, la psichiatra traccia il profilo del colpevole “E’ lo stesso di chi commettere reati contro le donne”
La psichiatra Virginia Ciaravolo analizza il profilo psicologico del colpevole della terribile crudeltà contro il gatto Leone ad Angri, sottolineando la potenziale pericolosità e le implicazioni future.
Profilo psicologico del colpevole: sadismo e mancanza di empatia
Il crudele atto di scuoiare vivo il gatto Leone ad Angri non ha ancora un colpevole identificato.
Tuttavia, la psichiatra Virginia Ciaravolo fornisce un’analisi del possibile profilo psicologico del responsabile.
“Chi commette crudeltà nei confronti degli animali è probabile che compia violenze sulle donne”, afferma Ciaravolo, delineando un quadro di mancanza di empatia e crudeltà immane.
Questo tipo di azioni, secondo la Dottoressa, potrebbero essere indicatori di pericolosità futura, inclusa la violenza di genere.
La pericolosità dell’individuo e il godimento nella crudeltà
Ciaravolo sottolinea la pericolosità dell’individuo che ha scuoiato Leone.
Il sadismo e il piacere derivante dal causare sofferenza all’animale indicano un individuo estremamente pericoloso.
La psichiatra nota anche che il responsabile potrebbe già avere un passato di azioni simili, data la natura efferata del delitto. Questo potrebbe segnalare un potenziale sviluppo verso violenze più gravi, inclusi atti contro persone.
Caratteristiche e segnali da riconoscere
Sul riconoscimento di tali individui, Ciaravolo evidenzia che spesso si tratta di persone con difficoltà nell’integrazione sociale, che possono agire sia in solitaria sia in gruppo.
Questi soggetti possono manifestare caratteristiche come la crudeltà gratuita e un godimento nel causare sofferenza. Ciaravolo rileva anche la possibile connessione tra questi atti di violenza sugli animali e comportamenti sociopatici, che potrebbero evolvere in azioni ancor più gravi. La ricerca e l’identificazione dei responsabili di tali crimini sono cruciali per prevenire ulteriori atti di violenza.