Bruce Willis, noto per il suo ruolo in “Die Hard”, affronta la demenza frontotemporale, circondato dall’affetto e dal sostegno della sua famiglia.
La sfida della demenza per Bruce Willis
La famiglia di Bruce Willis ha recentemente confermato che la sua battaglia con l’afasia, diagnosticata nel marzo del 2022, si è trasformata in demenza frontotemporale. Questa malattia presenta una prognosi variabile, e attualmente, la famiglia dell’attore sta cogliendo ogni opportunità per stare insieme a lui.
Momenti di vicinanza in famiglia
Recenti immagini mostrano Willis festeggiando il Giorno del Ringraziamento con i suoi cari, tra cui la moglie Emma Heming Willis, le loro figlie Mabel ed Evelyn, l’ex moglie Demi Moore e le loro figlie Rumer, Scout e Tallulah. Emma ha espresso il suo affetto per la famiglia in un post: «Sono grata di conoscere questo tipo di amore».
Vivere il presente con Bruce Willis
Secondo una fonte vicina alla famiglia, intervistata da US Weekly, la condizione di Willis varia di giorno in giorno. “Bruce ha giorni buoni e giorni cattivi, ma negli ultimi due mesi ci sono stati molti più giorni brutti che buoni. Questa esperienza ha unito ancora di più tutta la famiglia. Nessuno sa quanto tempo sia rimasto a Bruce, quindi si stanno godendo ogni momento che hanno con lui. Bruce si prende cura di sé stesso, ma almeno un membro della famiglia è sempre con lui”.
Unione e amore attorno a Bruce
La famiglia di Willis si è radunata per offrirgli sostegno costante. “Sono tutti lì tutto il tempo. Una volta che a Bruce è stata diagnosticata la malattia, tutti si sono riuniti per mantenere intatto il ricordo della famiglia e per essere lì come un costante promemoria che lo amano. Tutto ruota intorno a lui”.
Il legame speciale con le figlie
Rumer, in particolare, ha sempre avuto un legame stretto con suo padre e, come riportato, porta frequentemente sua figlia Louetta di otto mesi a visitarlo. La fonte ha sottolineato l’amore delle figlie per il padre: “Rumer e le sue sorelle amano così tanto il loro papà. Sono ben consapevoli che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo”.