Mentre Padova si fermava per i funerali di Giulia Cecchettin, le indagini continuano per fare luce sull’omicidio commesso dall’ex fidanzato Filippo Turetta.
Indagini in corso sul femminicidio di Giulia Cecchettin
Padova ha recentemente sospeso le sue attività quotidiane per rendere omaggio a Giulia Cecchettin, la giovane vittima di femminicidio. Nel frattempo, gli uffici dei pubblici ministeri di Venezia e gli investigatori non hanno interrotto il loro lavoro. Si stanno concentrando sui prossimi passi per svelare la verità dietro l’atroce delitto. Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia e reo confesso, è al centro delle indagini. Attualmente detenuto a Verona dal 25 novembre, dopo essere stato estradato dalla Germania, Turetta non ha partecipato al funerale, né ha seguito le esequie dalla sua cella.
La Fiat punto nera al centro delle indagini
L’elemento chiave delle indagini è la Fiat Punto nera di Turetta, custodita dalla polizia tedesca. Quest’auto è fondamentale per ricostruire gli eventi che hanno portato all’omicidio di Giulia. Si ritiene che l’aggressione mortale sia avvenuta in quest’auto nella zona industriale di Fossò. È atteso un incontro tra investigatori italiani, tedeschi e austriaci per discutere il caso prima del ritorno dell’auto in Italia, previsto dopo il 10 dicembre.
Analisi forensi e la vita in carcere di Turetta
Le analisi forensi del Ris di Parma sull’auto di Turetta e sugli oggetti ritrovati potrebbero fornire dettagli cruciali sull’omicidio. Queste indagini potrebbero confermare o smentire l’ipotesi della premeditazione del delitto. Nel frattempo, Turetta affronta la dura realtà del carcere. Dopo un recente colloquio con i suoi genitori, attende ulteriori sviluppi, senza sapere se ci saranno altri interrogatori da parte del pubblico ministero.