L’autopsia di Giulia Cecchettin svela dettagli inquietanti sull’aggressione fatale. Un’indagine approfondita mira a chiarire le circostanze della sua morte.
Autopsia rivela cause mortali
L’Istituto di medicina legale di Padova è stato il centro di un’indagine intensiva sul corpo di Giulia Cecchettin. Dopo l’aggressione nella zona industriale di Fossò, i periti hanno scoperto che una coltellata letale al collo ha causato la sua morte per shock emorragico.
Giulia Cecchettin, vittima di un brutale attacco, è stata sottoposta a un esame necroscopico per 12 ore, rivelando dettagli cruciali sulla sua ultima notte di vita.
Dettagli cruciali emergono dall’esame
Guido Viel, medico legale incaricato dalla Procura di Venezia, è immerso in un’analisi dettagliata per rispondere a quesiti critici.
La sua indagine mira a determinare il numero di coltellate subite da Giulia e se queste sono state inflitte da uno o più coltelli trovati sulla scena. Un punto chiave è stabilire l’ora esatta della morte di Giulia, per capire se fosse ancora in vita quando il suo corpo venne abbandonato.
Conclusioni e ipotesi nell’indagine
Le prime analisi suggeriscono che Giulia potrebbe essere morta poco dopo l’aggressione, intorno alle 23.40. Gli investigatori esaminano se Filippo Turetta, l’aggressore, abbia inflitto coltellate mentre Giulia era ancora in vita. Inoltre, si indaga la presenza di eventuali abusi e l’identità di altre persone presenti sulla scena del crimine.
La Tac eseguita sul corpo di Giulia è volta a determinare la gravità delle lesioni alla testa.
Note finali sull’indagine in corso
L’interrogatorio di Filippo Turetta fornisce ulteriori dettagli. Durante un interrogatorio di nove ore, ha risposto a domande importanti, rivelando aspetti del suo rapporto con Giulia e le circostanze della notte fatale.
Mentre l’inchiesta continua, gli investigatori lavorano per costruire una ricostruzione completa degli eventi, sperando di portare giustizia e chiarezza sulla tragica fine di Giulia Cecchettin.