Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, affronta un interrogatorio di garanzia senza richiesta di attenuazione della misura cautelare dalla sua difesa.
Interrogatorio di garanzia per Turetta
Filippo Turetta, detenuto a Verona con l’accusa di aver ucciso Giulia Cecchettin, affronta oggi l’interrogatorio di garanzia. Successivamente, verrà ascoltato dal pm di Venezia che coordina le indagini.
L’avvocato Giovanni Caruso, difensore di Turetta, ha annunciato che non chiederà attenuazioni della misura cautelare. L’autopsia sul corpo della 22enne Giulia Cecchettin è prevista per il primo dicembre, mentre il Ris analizzerà l’auto del ragazzo.
Le Accuse e le indagini
L’avvocato Nicodemo Gentile, legale della sorella di Giulia, sostiene che l’omicidio sia aggravato dallo stalking. Secondo lui, Turetta ha mostrato comportamenti di “molestatore assillante”, descrivendo una “fame di possesso” nei confronti di Giulia.
Le accuse si basano su un presunto “assedio psicologico”, con azioni reiterate di molestie e controllo, culminanti nell’omicidio.
Strategia della difesa
L’avvocato Caruso, difensore di Turetta, non ha anticipato nulla in merito all’interrogatorio per rispetto all’autorità giudiziaria. Ha specificato che non verrà presentata alcuna richiesta di scarcerazione o di misure meno restrittive.
Caruso ha reso questa dichiarazione dopo un colloquio di tre ore con Turetta nel carcere di Verona, alla vigilia dell’interrogatorio.
Opzioni per Turetta durante l’Interrogatorio
Turetta può scegliere tra tre opzioni durante l’interrogatorio: rimanere in silenzio, rispondere alle domande del giudice o rilasciare dichiarazioni spontanee.
Il suo avvocato non ha fornito ulteriori dettagli, limitandosi alla dichiarazione rilasciata ai cronisti. L’interrogatorio sarà condotto dal gip di Venezia, Benedetta Vitolo.