Filippo Turetta, 22 anni, è stato arrestato in Germania dopo una fuga di sette giorni, sospettato dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
L’arresto dopo la fuga
Filippo Turetta, 22 anni, indagato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato catturato in Germania.
Mentre viaggiava in auto, una Fiat Punto nera, è stato individuato e arrestato nel sud del paese. Contrariamente a quanto sperato dalla famiglia, Turetta non si è costituito, ma ha tentato di proseguire la sua fuga, iniziata oltre una settimana fa.
Le circostanze della cattura rimangono sconosciute. Un giudice tedesco valuterà il mandato di arresto europeo (MAE) per decidere sull’estradizione a favore delle autorità italiane.
La cooperazione italo-tedesca
Il vicepremier Antonio Tajani ha dichiarato che l’arresto è frutto del lavoro congiunto tra forze dell’ordine italiane e tedesche. Ha sottolineato l’importanza dell’arresto europeo, che permetterà a Turetta di essere trasferito in Italia per un giusto processo.
Accusato di omicidio, emergono nuovi dettagli sulla morte di Giulia: sembra fosse già deceduta prima di essere gettata in un dirupo, con numerose e profonde ferite alla testa e al collo.
Dettagli dell’omicidio e della fuga
I due giovani erano scomparsi dall’11 novembre, dopo essere stati visti insieme a Marghera e Vigonovo. Il delitto si presume sia avvenuto quella notte, con una colluttazione catturata da una telecamera a Fossò. Turetta, dopo aver ferito gravemente Giulia, carica il suo corpo in auto e fugge.
La sua rocambolesca fuga, durata una settimana, è stata tracciata attraverso l’Italia grazie a immagini di videosorveglianza. L’auto è stata avvistata in diverse località, tra cui Barcis, Palafavera e Cortina. La targa della Fiat Punto nera è stata diffusa su social e TV in un appello globale. L’ultimo avvistamento prima dell’arresto è avvenuto in Austria.