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I sogni infranti a un mese dalla laurea, il 22 enne Nicholas Foresti morto per un incidente con la moto mentre consegnava pizze, lavorava come fattorino per pagarsi gli studi  

Nicholas Foresti, 22 anni, perde la vita in un incidente mentre consegna pizze. Genitori donano i suoi organi, trasformando il lutto in un gesto di vita.

L’incidente mortale

Nicholas Foresti, un giovane studente di 22 anni, ha perso la vita in un tragico incidente. Venerdì 17 novembre, le sue ferite, causate da uno scontro tra il suo scooter e un suv a Bergamo, si sono rivelate fatali. Nicholas stava lavorando come fattorino per pagarsi gli studi universitari.

L’incidente è avvenuto a Via Grumello, dove il suo scooter ha impattato contro un suv. Le autorità indagano sulla dinamica dell’incidente, con la mancata precedenza come possibile causa.

Il giovane, trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Bergamo, ha lottato per la vita per due giorni. Ma, sfortunatamente, le sue ferite erano troppo severe. I genitori del ragazzo hanno preso la decisione coraggiosa di donare gli organi del figlio, un gesto di speranza in un momento di profondo dolore.

La vita e gli impegni di Nicholas

Nicholas Foresti era al suo ultimo anno alla Facoltà di Economia e Commercio all’Università di Bergamo. Era anche un appassionato tifoso dell’Atalanta e aveva giocato a calcio per molto tempo.

Dopo un’esperienza Erasmus, aveva scelto di lavorare per mantenersi agli studi. Il lavoro di fattorino era un modo per non gravare economicamente sulla sua famiglia.

La sua prematura scomparsa ha interrotto i suoi sogni e progetti. La dedizione di Nicholas verso gli studi e la sua famiglia evidenziano il carattere e l’impegno di un giovane pieno di vita.

Il gesto di generosità dei genitori

Nel loro immenso dolore, i genitori di Nicholas hanno scelto di donare gli organi del figlio.

Questa decisione trasforma una tragedia personale in un atto di speranza per altre vite. La donazione degli organi è un gesto di estrema generosità, che evidenzia la forza e la compassione della famiglia di Nicholas.

Questo atto non solo onora la memoria di Nicholas ma offre anche una seconda possibilità a chi è in attesa di un trapianto.

La loro scelta è un faro di luce in un momento di oscurità, mostrando che anche nella tragedia, si può trovare un senso di umanità e solidarietà.