Nel Pala Alpitour di Torino, Jannik Sinner ha commosso tutti, accompagnato in campo da Matteo Testai, una mascotte coraggiosa che lotta contro il tumore.
Al Pala Alpitour di Torino, Jannik Sinner non è stato l’unico protagonista di momenti emozionanti. Prima della sua vittoria contro Holger Rune, l’altoatesino è stato accompagnato in campo da Matteo Testai. Il piccolo, di 7 anni, è stato la mascotte delle Finals. Il 16 novembre, mentre entrava in campo, Matteo era sorridente e salutava il pubblico. Al momento di lasciare la mano di Sinner, ha esclamato con entusiasmo: «Mi raccomando, vinci eh!».
L’esperienza vissuta da Matteo è stata così esaltante che al ritorno a casa ha esclamato con gioia: «Alè, oh oh, viva Sinner, è il migliore del mondo!». Chiara, la madre di Matteo, ha condiviso i dettagli di questo momento unico.
«Era super emozionato e ha chiesto se gli applausi erano tutti per Sinner o anche per lui». La madre ha poi rivelato il coraggio e la forza del piccolo: «Matteo è una mascotte nata, anche in ospedale. Durante la chemioterapia cantava a squarciagola per aiutare i più piccoli a non avere paura».
Matteo convive da quando aveva tre anni con un tumore ed è attualmente in cura all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. La malattia, un tumore chiamato “glioma chiasmatico”, è attualmente in fase di osservazione. La madre di Matteo ha espresso il desiderio del figlio di vivere pienamente: «Desidera vivere al massimo ogni momento e gli serve tanto socializzare, condividere e stare con le persone: respirare vita, insomma».
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