Il caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta si tinge di mistero e apprensione. Il papà di Filippo difende il figlio, mentre quello di Giulia lancia un appello disperato.
La crescente preoccupazione
Ogni ora che passa, la paura che a Giulia Cecchettin sia capitato qualcosa di grave si intensifica. Nella vicenda dei due ex fidanzati scomparsi, l’opinione pubblica sembra avere un’idea chiara della situazione.
Giulia è la presunta vittima e Filippo Turetta l’accusato. Tuttavia, il padre di Filippo contesta questa narrazione. Al Corriere della Sera, ha dichiarato: «Mio figlio non avrebbe mai fatto del male a Giulia, lui la amava infinitamente. Vi prego, non dipingetelo come un mostro».
Un amore contraddittorio
Il 16 novembre, Giulia Cecchettin avrebbe dovuto celebrare la sua laurea. La sua famiglia vede in questo evento un punto di svolta per l’ex fidanzato, che avrebbe dovuto accettare la lontananza di Giulia, impegnata negli studi lontano da Vigonovo. Nicola Turetta, padre di Filippo, rigetta questa ipotesi.
Egli afferma: «Lui la amava tanto ed era orgoglioso di lei. Non c’era rivalità per gli studi. È vero che lui era un po’ più indietro con gli esami rispetto a lei, ma in famiglia non gli abbiamo mai fatto pesare la cosa.
Non gli abbiamo mai messo fretta». Nonostante ciò, ammette che il figlio fosse un po’ possessivo, ma non in modo preoccupante. «Era geloso come lo sono i ragazzi a quell’età», aggiunge.
Il disperato appello del padre di giulia
Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha fatto un appello commovente su Rai3: «Mi rivolgo soprattutto a Filippo: mettiti la mano sul cuore e ritorna. Riportaci Giulia».
Ha poi sollecitato l’aiuto di tutti, chiedendo di prestare attenzione a una Fiat Punto nera con targa FA015YE, fornendo informazioni concrete, possibilmente accompagnate da foto o video.