Un bimbo di 6 anni nel napoletano ha subito gravi ustioni a gola e stomaco dopo aver ingerito un integratore. L’incidente ha scatenato un’indagine e il ritiro del prodotto.
Il dramma di un bambino e l’allarme sanitario
Nel cuore del Napoletano, un tragico incidente ha scosso la comunità: un bimbo di appena 6 anni è stato gravemente ustionato alla gola e allo stomaco. La causa? L’assunzione di un integratore alimentare acquistato in farmacia.
Questo drammatico episodio, verificatosi circa un mese fa, ha scatenato un’indagine approfondita le cui conclusioni sono state recentemente divulgate. Fortunatamente, nonostante la gravità delle ferite, il piccolo è stato dimesso dall’ospedale e l’integratore responsabile, noto come “Alkawater, Vivere Alcalino”, è stato prontamente ritirato dal mercato.
Le conseguenze dell’ingestione dell’integratore
La cronaca dell’accaduto rivela un susseguirsi di eventi allarmanti. Il bimbo, dopo aver ingerito l’integratore, ha iniziato a soffrire di intensi bruciori di stomaco, un disagio che anziché attenuarsi, è andato aggravandosi nel tempo. I genitori, di fronte all’escalation del dolore del loro figlio, non hanno esitato a chiamare i soccorsi.
Il bambino è stato immediatamente trasportato in codice rosso all’ospedale Santobono di Napoli, dove gli esami hanno rivelato lesioni all’esofago e allo stomaco. Le parole degli esperti medici che hanno curato il piccolo risuonano come un monito: la salute di un bambino innocente è stata messa a rischio a causa di un prodotto considerato sicuro.
Il ritiro del prodotto e l’intervento delle autorità
L’indagine ha portato alla luce una verità inquietante: l’integratore “Alka Water”, venduto nelle farmacie in tutta Italia, nascondeva un pericolo insidioso. Il Ministero della Salute, il 5 novembre, ha ordinato il ritiro di tutti i lotti di questo prodotto dal mercato nazionale. Il motivo? Il prodotto contiene un’alta concentrazione di idrossido di potassio, il cui effetto caustico si manifesta già con l’ingestione della dose raccomandata di 5 gocce.
Il Ministero, nella sua nota, ha sottolineato come la soluzione all’interno della boccetta presenti un pH di circa 14, una condizione altamente pericolosa per la salute umana. Questo grave incidente ha sollevato un importante allarme sulla sicurezza dei prodotti venduti nelle farmacie, spingendo le autorità sanitarie a un controllo più rigoroso per proteggere la salute pubblica.