A Brescia, nella quiete di un garage di via Bartolomeo Montagna, si è consumato un epilogo tragico: una coppia, lei di 39 anni e lui di 57, è stata scoperta senza vita. Nella serata del 9 novembre, i loro corpi sono stati ritrovati all’interno di un’auto, abbracciati in un ultimo gesto di intimità e disperazione. Le indagini non hanno lasciato spazio a dubbi: l’aria avvelenata dall’esalazione dei gas di scarico ha segnato il loro tragico destino.
“Sono morti respirando il gas scarico dell’auto.” Queste le parole che cristallizzano la scena, rivelando la natura della loro scelta estrema. I soccorritori, giunti troppo tardi, hanno trovato due persone unite nell’ultimo gesto di vicinanza, un addio silenzioso al mondo che lasciavano.
Un contesto di sofferenza
Dalle informazioni raccolte, emerge un quadro di profonda sofferenza che avvolgeva la coppia, specialmente la donna, la quale aveva alle spalle una storia di difficoltà personali. Madre di due figli nati da una precedente relazione, stava navigando le complessità di una custodia condivisa con il suo ex partner. “La depressione aveva avuto il sopravvento“, si lascia intendere dalle fonti vicine all’indagine, delineando un contesto emotivo tenebroso e carico di disperazione.