Guido Gagliardi, celebre per il “gran caffè”, è morto dopo un ricovero all’ospedale San Giovanni a Roma; la famiglia chiede giustizia.
La comunità romana è in lutto per la perdita improvvisa di Guido Gagliardi, stimato barista e creatore della rinomata miscela “gran caffè”. Gagliardi è deceduto in circostanze misteriose martedì 31 ottobre, dopo essere stato ricoverato all’ospedale San Giovanni di Roma.
Il giorno prima della sua morte, Gagliardi aveva iniziato a soffrire di difficoltà a deglutire, un sintomo che lo ha portato a cercare immediatamente assistenza medica.
La corsa al pronto soccorso e l’attesa
La mattina del 30 ottobre, dopo essersi alzato per aprire il suo bar come di consuetudine, Gagliardi ha riscontrato seri problemi nel deglutire integratori che assumeva regolarmente.
Preoccupata, sua figlia Roberta lo ha trasportato d’urgenza al pronto soccorso, arrivando alle 6:11.
Nonostante la gravità dei sintomi descritti da Roberta, l’uomo è stato valutato in codice bianco e i familiari sono rimasti in attesa esterna per un’intera giornata, durante la quale hanno mantenuto contatto telefonico con lui.
Condizioni in peggioramento e cura inadeguata
Le condizioni di Gagliardi sembravano inizialmente non destare eccessive preoccupazioni al personale medico che identificò una possibile cisti o ascesso alle corde vocali.
Tuttavia, la situazione clinica non migliorava: il paziente continuava a non poter deglutire e aveva difficoltà respiratorie. I familiari, angosciati, osservarono che Guido era costretto a rimanere in corridoio, fornendogli una sedia a rotelle per permettergli di riposare.
Il lutto e le domande senza risposta
Dopo 18 ore dal suo arrivo in ospedale, il barista romano è stato trovato senza vita, seduto sulla sedia a rotelle, ancora in attesa di accertamenti.
La scoperta che non aveva ancora assunto le pasticche per la pressione che portava con sé ha aggravato ulteriormente la situazione, lasciando la famiglia senza una diagnosi definitiva e con molti interrogativi. In cerca di risposte, i parenti hanno intrapreso azioni legali, compresa la denuncia al commissariato e la richiesta di sequestro delle cartelle cliniche.
Gli esami autoptici previsti forniranno, si spera, dettagli cruciali per comprendere le cause della morte di Guido Gagliardi.