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Catania, uomo sdraiato sul divano fissato sul tetto di una Panda, multato il conducente che si giustifica “Non me ne ero accorto”

Un’immagine tanto bizzarra quanto pericolosa ha catturato l’attenzione dei cittadini di Catania: un uomo sdraiato su un divano fissato sul tetto di una Fiat Panda.

Mentre il veicolo si muoveva lentamente attraverso il traffico del quartiere di Nesima, il passeggero inusuale ha colto l’occasione per un momento di relax, ignorando i potenziali pericoli.

Questa scena surreale non è passata inosservata e ha rapidamente fatto il giro dei social network, raccogliendo migliaia di visualizzazioni e diventando virale in pochissimo tempo.

Dalla rete alle autorità, identificazione e sanzioni

Il video ha suscitato un’ondata di reazioni online, oscillando tra il divertimento e la condanna per la trasgressione delle norme stradali. Tra i numerosi spettatori c’erano anche gli agenti del Commissariato Borgo Ognina, che hanno sfruttato il filmato per identificare la targa del veicolo.

La proprietaria dell’auto, una donna di 43 anni, è stata rintracciata grazie alla chiara visibilità della targa nel video. Dalle indagini è emerso che suo marito era alla guida al momento dell’insolita scena, dando così avvio alle azioni legali conseguenti.

La versione del conducente e le contraddizioni evidenti

Il marito della proprietaria della Fiat Panda ha dichiarato di aver caricato il divano per conto di un amico che voleva disfarsene.

L’uomo sorpreso a riposarsi sul divano durante il tragitto, un giovane secondo le testimonianze, si sarebbe esposto a un pericolo notevole viaggiando in tale modo.

Il conducente ha poi affermato di non essersi mai accorto della presenza della persona sul tetto, proferendo un innocente “Non me ne sono accorto” di fronte ai carabinieri. Tuttavia, questa affermazione non è stata ritenuta credibile dagli inquirenti, che hanno prontamente preso provvedimenti.

Multe e punti decurtati

Nonostante la dichiarazione del conducente, le autorità hanno proceduto con la sanzione: una multa sostanziosa e la decurtazione di punti dalla patente.

Questo caso ha messo in luce non solo la ricerca di popolarità e di attenzione nei social media, ma anche la leggerezza con cui vengono a volte ignorate le norme di sicurezza stradale.

L’incidente serve da monito su quanto sia facile trasformare un momento di curiosità virale in una situazione di rischio reale, con conseguenze legali e per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

Emanuele Larocca

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Emanuele Larocca

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