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Monia Bortolotti, nuove sconcertanti novità, aveva già tentato di uccide i figli di 2 e 4 mesi, la psichiatra “non doveva stare sola con i bimbi”

Monia Bortolotti arrestata, sospettata di aver soffocato intenzionalmente i suoi figli di 2 e 4 mesi.

Monia Bortolotti si trova attualmente in stato di arresto, con l’accusa di aver soffocato i suoi due figli in due distinti e tragici eventi.

I piccoli, di soli 2 e 4 mesi, hanno perso la vita in circostanze inizialmente attribuite a “morte in culla”, il 15 novembre 2021 e il 25 ottobre 2022.

Le indagini sembravano concluse, ma a distanza di tempo la procura ha deciso di riaprire il caso, avanzando il sospetto che la morte dei bambini non sia stata accidentale, bensì il risultato di atti volontari della madre.

Dettagli scioccanti emergono dalla ricostruzione

La morte della prima figlia di Bortolotti fu prontamente archiviata come “morte in culla”, nonostante la stessa donna avesse espresso sensi di colpa su Facebook: “La colpa è mia, per averla messa a dormire di lato sui suoi cuscinotti tanto morbidi”.

I dettagli della nascita e dei successivi eventi riguardanti il secondo figlio, Mattia, sono ancora più strazianti.

Dopo un episodio in cui il piccolo fu portato in ospedale per un sospetto problema di apnea, i medici confermarono che non soffriva di alcuna sindrome legata alla morte in culla. Un mese dopo, però, il bambino morì in circostanze simili alla sorella, con la madre che sosteneva di averlo accidentalmente “schiacciato” mentre dormiva.

Le autopsie, tuttavia, hanno parlato di “asfissia meccanica acuta da compressione del torace”, contraddicendo la versione fornita dalla donna.

Sospetti e allarmi ignorati

I pediatri e gli psichiatri che sono entrati in contatto con Bortolotti avevano espresso dubbi sul suo equilibrio mentale già durante il ricovero in ospedale. Nonostante i timori fossero stati minimizzati, il comportamento della donna fu considerato abbastanza sospetto da indurre lo psichiatra a raccomandare alla famiglia di non lasciarla mai sola con il neonato. A seguito di questi avvisi, la famiglia aveva cercato di organizzare dei turni per assistere Monia e i bambini, ma queste misure preventive si sono rivelate inutili.

Il duro compito della giustizia

Ora, con Monia Bortolotti dietro le sbarre, la giustizia deve fare i conti con una realtà inquietante. I due decessi, che inizialmente sembravano eventi isolati e tragici, assumono una luce diversa alla luce delle nuove prove e testimonianze.

Il caso, che ha scosso l’opinione pubblica, solleva questioni delicate sulla valutazione della salute mentale dei genitori e sulle procedure di intervento in situazioni a rischio. La comunità attende con ansia che venga fatta luce sull’oscura vicenda che ha visto la vita di due innocenti estinguersi prima ancora di cominciare.