Italia & Dintorni

11enne picchiato da due compagni di scuola bulli, l’accusa “L’aggressione filmata dai compagni, nessuno è intervenuto”

11enne aggredito e filmato a scuola, Modena. Frattura mandibola, nessuna DAD. #BullismoScolastico

Un tranquillo lunedì mattina è stato scosso da un atto di violenza davanti a una scuola media nella pianura modenese. Un ragazzino di 11 anni è stato brutalmente aggredito da due studenti più grandi che condividevano con lui le aule scolastiche. Il drammatico evento è stato portato all’attenzione delle autorità dalla madre del giovane, che non solo ha denunciato l’accaduto ma si è anche recata dai Carabinieri per sporgere querela. L’aggressione è avvenuta alle 7:45, poco prima dell’ingresso a scuola, dietro l’edificio, dove l’11enne e un amico si erano recati, incontrando così i futuri aggressori.

Una mandibola fratturata e la paura continua

I bulli, dopo aver intimato alla loro vittima di lasciare il posto, hanno scatenato un violento diverbio che si è trasformato in un’aggressione fisica con pugni e calci, anche mentre il bambino giaceva a terra. La situazione è degenerata al punto che il giovane, dopo l’attacco, ha dovuto essere trasportato al Policlinico di Modena, dove i medici hanno diagnosticato una frattura della mandibola e diverse contusioni. Nonostante la gravità dell’aggressione, la madre del ragazzo ha espresso sorpresa e indignazione per la mancata attivazione della didattica a distanza durante la convalescenza del figlio e per l’assenza di provvedimenti disciplinari immediati nei confronti degli aggressori.

Riprese indegne e intimidazioni

Quello che aggiunge indignazione all’episodio di bullismo è la scoperta che alcuni studenti hanno registrato l’aggressione sui loro cellulari, preferendo filmare piuttosto che prestare soccorso. La vittima, già presa di mira in precedenza con spintoni, è ora oggetto di ulteriori minacce, come riportato dai messaggi dei compagni di scuola che alludono a ritorsioni future da parte degli aggressori. Dopo la querela, i Carabinieri sono ora incaricati di svolgere le indagini necessarie e, se del caso, perseguire per il reato di lesioni personali.