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La moglie e la suocera di Soumahoro interrogate venerdì, avrebbero usato soldi pubblici destinati ai migranti, per vestiti, gioielli, viaggi e costose cene al ristorante

Gli interrogatori sulla cooperativa Karibu sono previsti per venerdì. La moglie e suocera del parlamentare Soumahoro sono accusate di aver deviato fondi per migranti in spese personali. La Finanza ha sequestrato 1,9 milioni di euro.

Il giudice di Latina ha stabilito la data per l’avvio degli interrogatori di garanzia, che si svolgeranno venerdì prossimo. Gli indagati nella vicenda che riguarda la cooperativa Karibu sono stretti familiari del parlamentare Aboubakar Soumahoro. Tra questi spiccano i nomi della moglie, Liliane Murekatete, e della suocera, Marie Therede Mukamatsindo.

La cooperativa e le accuse

La cooperativa sociale integrata Karibu aveva il compito di occuparsi dei migranti. Tuttavia, gravissime accuse sono state mosse nei confronti dei membri del consiglio di amministrazione, in particolare riguardo a frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. In particolare, le indagini della Guardia di Finanza hanno portato all’esecuzione di misure cautelari anche per un figlio della suocera del deputato.

Dettagli delle accuse

Stando alle carte dell’accusa, i fondi pubblici destinati all’assistenza e accoglienza dei migranti sarebbero stati deviati per scopi personali. L’elenco delle spese improprie include acquisti di vestiti, gioielli, viaggi e pranzi lussuosi. Di fatto, gli importi spesi in maniera inappropriata ammontano a circa 28 milioni di euro, fondi che sono stati incanalati nella cooperativa nel corso di cinque anni e che avrebbero dovuto essere destinati all’accoglienza dei migranti.

Intervento della Guardia di Finanza

Come ulteriore sviluppo delle indagini, la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro di una somma approssimativa di 1,9 milioni di euro, sottolineando la gravità e l’ampiezza della presunta frode.