Omicidio-suicidio a Rivoli, gelosia ossessiva, Agostino era convito che Annalisa lo tradisse “Vi ho trovati, vi vengo a beccare”
Agostino Annunziata, spinto da una gelosia ossessiva, uccide Annalisa D’Auria a Rivoli, poi si toglie la vita. La comunità, sconvolta, organizza una fiaccolata in memoria della vittima.
Nelle ore che hanno preceduto l’omicidio di Annalisa D’Auria, Agostino Annunziata ha lasciato chiari segni della sua crescente gelosia e instabilità. Minacce inviate nella chat di WhatsApp del gruppo di lavoro di Annalisa mostrano quanto fosse ossessionato dalla possibilità che lo tradisse. La tragica escalation della situazione è culminata con un tentativo di strangolamento, seguito dalla fatale coltellata alla gola, in un tentativo di estorcere una confessione di infedeltà.
Dettagli agghiaccianti della notte del delitto
Un’analisi preliminare sul corpo di Annalisa ha rivelato ferite addizionali inflitte dalla lama del coltello da cucina. Il drammatico omicidio ha avuto luogo tra le 6 e le 7 del mattino, in seguito a una violenta lite notturna. Annunziata, dominato dalla paranoia, monitorava ossessivamente ogni aspetto della vita di Annalisa, dalle scelte d’abbigliamento alla sua attività sui social media.
Chat, minacce e il terrore di una comunità
Annalisa, cercando di continuare una vita normale, stava pianificando una cena con amici. Questo gesto quotidiano è stato percepito come un oltraggio da Annunziata. Quest’ultimo ha contattato uno dei colleghi di Annalisa, minacciandolo direttamente. Ha inoltre inviato un messaggio preoccupante alla chat di gruppo dei colleghi: “Domani vengo a scuola e faccio un casino”. L’assenza della coppia a scuola il giorno successivo ha scatenato l’allarme tra i colleghi.