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Roma, Rottweiler caduto dal terzo piano colpendo una ragazza incinta, la padrona racconta cosa è realmente accaduto

A Roma, una giovane incinta viene colpita da un Rottweiler caduto da un palazzo. La proprietaria del cane cerca spiegazioni e responsabilità.

Ludovica Caprino, 27enne in dolce attesa, era in visita a Roma per condividere la gioia della sua gravidanza con i genitori. Purtroppo, quella che doveva essere una giornata di festa si è trasformata in un incubo mentre camminava per via Frattina, nel cuore della capitale.

L’improvviso incidente

Senza alcun preavviso, un Rottweiler di oltre 40 chili è precipitato dal terzo piano del palazzo situato al civico 59, colpendo la giovane. Ludovica, fortunatamente, non ha subito danni permanenti, ma è attualmente ricoverata in terapia sub intensiva al Policlinico Umberto I. Tragicamente, il cane, di nome Cody, non ha sopravvissuto, morendo sul luogo poco dopo.

Cosa è realmente accaduto?

Gli inquirenti hanno interrogato Emilia Mikela Pawlak, la padrona del Rottweiler, per cercare di comprendere la dinamica dell’evento. La donna non è stata in grado di fornire una spiegazione definitiva. Una teoria suggerisce che Cody potesse stare giocando con un gatto sul cornicione, causando la sua caduta. Emilia, parlando con La Repubblica, ha dichiarato: “Non so come sia potuto succedere, ero in bagno, Cody stava sempre vicino a me.” e “Ho sentito le urla arrivare dalla strada e la mia vicina di casa che mi chiamava e urlava il nome del cane. Ho sentito anche il tonfo”.

Assumersi la responsabilità

Dopo l’incidente, Emilia ha cercato di mettersi in contatto con la famiglia di Ludovica per esprimere le sue condoglianze e assumersi la responsabilità dell’incidente, sebbene sia convinta della sua innocenza. Ha anche lamentato la mancata assistenza al suo cane: “Io e il mio compagno non abbiamo potuto fare nulla. Lui lo avrebbe preso in braccio e portato dal medico. E invece il veterinario è arrivato dopo due ore, quando ormai era morto dopo un’agonia. Mi sentirei meglio se avessi potuto fare qualcosa”.