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Accusa dolori fortissimi e vomito, le sue condizioni si aggravano rapidamente, Nicoletta muore misteriosamente a 24 anni, l’ipotesi di un batterio killer

La studentessa di medicina Nicoletta Maria Manconi muore misteriosamente dopo essere stata dimessa dall’ospedale. L’intossicazione alimentare da staffilococco potrebbe essere la causa. Indagini in corso.

Nicoletta Maria Manconi, 24enne studentessa di medicina, è tragicamente scomparsa il 25 settembre 2023 all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Malgrado la sua giovane età e la sua formazione medica, la causa della sua morte resta avvolta nel mistero. Presentatasi al pronto soccorso con sintomi preoccupanti, è stata dimessa solo poche ore dopo. Purtroppo, la sua condizione è rapidamente peggiorata, portandola alla morte.

Le ore fatali

Dopo aver accusato forti dolori addominali e vomito, Nicoletta si era rivolta al pronto soccorso. Dopo un breve ricovero e una terapia somministrata, i medici hanno ritenuto opportuno dimetterla. Ma il 25 settembre, la situazione si è aggravata: un nuovo e grave malore ha reso necessaria la chiamata al 118. Purtroppo, Nicoletta è andata in arresto cardiaco durante il tragitto in ambulanza e non è sopravvissuta.

I risultati dell’autopsia

Subito dopo il tragico evento, la Procura ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, inserendo nel registro degli indagati il medico che aveva visitato e successivamente dimesso Nicoletta. Contrariamente alle prime congetture che ipotizzavano una possibile peritonite o appendicite fulminante, l’autopsia ha escluso queste cause.

Una pista alimentare?

Emergono ora nuovi dettagli che potrebbero svelare il mistero. L’attenzione si concentra su un possibile caso di intossicazione alimentare causato da staffilococco, presumibilmente dovuto a fette di salame conservate nel frigorifero dell’appartamento di Nicoletta. La madre della giovane, anch’essa medico, ha richiesto analisi dettagliate del frigorifero e della dispensa. Le prime evidenze rivelano un’alta presenza di batteri. La Procura di Cagliari continua a indagare sull’argomento.