L’Italia piange la scomparsa di Marzia Ubaldi, icona del cinema e doppiaggio. Emanuela, sua figlia, esprime un dolore profondo e incolmabile.
Il mondo dell’arte e dello spettacolo italiano piange la perdita di una delle sue icone. Marzia Ubaldi, una figura leggendaria del piccolo e grande schermo italiano per oltre 60 anni, è deceduta sabato 21 ottobre. L’attrice e doppiatrice ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare, con ruoli memorabili in produzioni amate come “I Cesaroni”, “Elisa di Rivombrosa”, “Suburra” e, nel 2023, “Call my Agent”.
Un vuoto incolmabile
La figlia di Marzia, Emanuela, ha condiviso il suo dolore con il mondo attraverso un toccante messaggio sui social media: “Ciao mamma… Mot. Stavolta me l’hai combinata proprio grossa…. il ‘chi è di scena’ è stato per te. Sono completamente svuotata…”. Un addio straziante che mette in luce il profondo legame tra madre e figlia. Marzia viveva a Narni, in provincia di Terni, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita accanto alla figlia.
Un talento poliedrico
Ubaldi non era solo una straordinaria attrice, ma anche una talentuosa doppiatrice e artista teatrale. Ha inciso la prima versione del brano di Fabrizio de Andrè, “La ballata dell’amore cieco” e per anni ha prestato la sua voce inconfondibile a celebri attrici del calibro di Judi Dench, Maggie Smith, Anne Bancroft, Gena Rowlands, Vanessa Redgrave e Jeanne Moreau.
Un’eredità eterna
La carriera di Marzia Ubaldi è un testamento del suo immenso talento. Attraverso decenni di dedizione alla sua arte, ha toccato il cuore di milioni di persone. Ogni ruolo, ogni performance e ogni voce che ha prestato rimarranno per sempre parte del tessuto culturale italiano. In questo momento di lutto, fan, amici e colleghi si uniscono per commemorare una vita straordinariamente vissuta e celebrare un talento che non sarà mai dimenticato.