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32enne muore dopo una lunga battaglia contro un tumore, prima era morta della stessa malattia la madre, l’ultimo suo messaggio «Ora andrò a trovarla»

Francesco Basso, 32, perde la battaglia contro il cancro, anni dopo la madre. Morì desiderando unirsi a lei, dopo una vita di sacrifici e una coraggiosa lotta contro la malattia. La sua passione per l’informatica e il suo spirito resiliente restano impressi nei cuori di chi lo conosceva.

A soli 32 anni, Francesco Basso ha perso la sua lunga battaglia contro il tumore, una malattia devastante con la quale aveva combattuto per anni. Il giovane di San Donà di Piave (Venezia) non era nuovo al dolore causato da questa malattia; aveva perso la sua adorata mamma Ornella, a soli 43 anni, a causa di un tumore al fegato. «Ora andrò a trovare la mamma», furono le parole toccanti che Francesco condivise con suo padre Luciano poco prima di morire.

Un addio commosso

Luciano ricorda con dolore il lungo calvario del figlio, un giovane costretto a vivere una vita simile a delle montagne russe, tra speranze alimentate dai momenti di miglioramento e la disperazione di precipizi emotivi da cui risalire. Francesco, stanco delle battaglie, delle cure e della chemioterapia, nelle sue ultime ore espresse il desiderio di tornare a casa per morire nel suo letto. «Mi dà forza che siano tornati assieme», riflette Luciano, trovando una flebile consolazione nella riunione di Francesco con la mamma.

Un percorso tortuoso

La vita di Francesco è stata segnata da sacrifici e lotte incessanti. Le complicazioni per lui iniziano nel 2010, seguite da diagnosi, trattamenti e chemioterapia nel 2012. La lotta contro il male sembrava procedere al meglio fino allo scorso anno, quando una grave forma di polmonite lo costrinse in ospedale per sei mesi. A luglio, la situazione peggiorò drasticamente, marcando l’inizio della fine del suo coraggioso combattimento.

Il ricordo di un guerriero

Francesco lascia dietro di sé il vuoto, ma anche il ricordo di un ragazzo buono e riservato, appassionato di informatica, pesca e canto. Papà Luciano, responsabile di magazzino per la Fiel Spa, ricorda con affetto il figlio che, nonostante la malattia, si dedicava a piccoli lavori informatici, mettendo a frutto la sua passione. La comunità e la famiglia, sebbene immersi nel dolore, si stringono nel ricordo di un giovane che, nonostante le avversità, ha mostrato un coraggio indomito.