I soccorritori in ambulanza credono sia morto, lui, però, dopo qualche ora si sveglia in ospedale, i medici increduli, “un miracolo”
Paziente “risorto” dopo essere stato dichiarato morto solleva dubbi sulla competenza del NEAS e sulla loro trasparenza e procedure etiche.
Un evento straordinario ha colpito il Darlington Memorial Hospital: un paziente, dichiarato morto dai paramedici, è “risorto” poche ore dopo. Questo episodio sensazionale ha destato incredulità e stupore, riportando alla mente passaggi biblici e presentandosi come un mistero avvolto in incertezze. I dettagli rimangono oscuri, e le condizioni attuali del paziente sono ancora ignote.
L’errore dei soccorritori
L’incidente è avvenuto quando il North East Ambulance Service (NEAS) ha erroneamente dichiarato la morte dell’uomo. Andrew Hodge, il direttore responsabile, ha esposto le sue scuse: «Appena abbiamo appreso la notizia di questo incidente, abbiamo avviato un’indagine e abbiamo contattato la famiglia. Siamo dolenti per il disagio che abbiamo procurato ai familiari del paziente…» Questo episodio ha portato ad interrogativi inquietanti sulla competenza e l’affidabilità dei servizi di emergenza.
Precedenti inquietanti
Questo non è un caso isolato. Incidenti simili sono stati occultati dal NEAS, con membri che alterano e nascondono informazioni. Marianne Griffiths, autrice di un’indagine, ha rivelato un pattern allarmante: «La mia indagine e altre ricerche precedenti hanno scoperto un numero allarmante di casi in cui membri del NEAS hanno agito in maniera poco ortodossa…». La mancanza di trasparenza e le procedure etiche discutibili del NEAS sono state messe in evidenza, generando dubbi sulla integrità dell’ente.